Cesaro Mac Import Ecomondo 2024
CAMEC tecnologie riciclaggio rifiuti
Gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso negli asfalti

Gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso negli asfalti

I vantaggi degli asfalti modificati: pavimentazioni stradali più sicure, meno rumorose e che durano di più.

Le infrastutture viarie italiane sono spesso fonte di dibattito per ciò che riguarda lo stato di disagio in cui versano e le conseguenze che ne derivano specialmente in termini di sicurezza e comfort per gli automobilisti. Parallelamente alla costruzione di nuove strade ed alla manutenzione di quelle esistenti, attività che assorbono ingenti risorse economiche, negli ultimi anni altrettanta attenzione hanno ricevuto lo studio e la messa a punto di soluzioni tecniche finalizzate ad un miglioramento delle prestazioni delle strade per ciò che concerne l’affidabilità, la sicurezza ed il comfort.

In questo contesto, uno degli ambiti di ricerca dal forte potenziale di sviluppo è l’utilizzo della gomma derivante dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) come additivo nei conglomerati bituminosi per realizzare “asfalti modificati” dalle prestazioni elevate.

I vantaggi degli asfalti modificati

Le strade realizzate con “asfalti modificati” con polverino di gomma presentano numerosi vantaggi: 

  • elevata durata della pavimentazione ed eccezionale resistenza all’invecchiamento, con esperienze internazionali di durata fino a tre volte rispetto a quella di un asfalto tradizionale
  • conseguente sensibile contenimento degli interventi e dei costi di manutenzione
  • apprezzabile riduzione della rumorosità
  • ottimo drenaggio in caso di pioggia, con forte miglioramento della visibilità
  • ottima risposta in caso di frenata improvvisa
  • impiego di una risorsa derivante dal riciclo di pneumatici dismessi, un’operazione di importante valenza ambientale

Gli Asfalti Modificati in Italia

In Italia l’utilizzo degli asfalti modificati con polverino di gomma si è consolidato nel tempo, con più di 235 km/corsia realizzati (una corsia misura 3,5 metri di larghezza).

Negli ultimi anni Ecopneus ha profuso un notevole impegno per l’affermazione di questa valida soluzione per la rete infrastrutturale italiana. Ha infatti partecipato attivamente nella stesa di pavimentazioni in asfalto con gomma riciclata da PFU in diversi Comuni di molte regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Trentino-Alto Adige solo per citare le esperienze più recenti), nella convinzione che dare modo ai decisori pubblici di vedere in prima persona i vantaggi di questa tecnologia possa dare impulso ad una loro implementazione su larga scala.

E’ per questo che l’impegno di Ecopneus non si ferma con la collaborazione e il supporto tecnico scientifico nelle diverse sperimentazioni e realizzazioni in tutta Italia, ma si concretizza anche nell’organizzazione di numerosi Convegni e Workshop tecnici rivolti proprio alle figure professionali della Pubblica Amministrazione, dei laboratori stradali e delle aziende di settore. L’obiettivo di questi incontri è di fornire strumenti tecnici operativi e concrete evidenze scientifiche sui risultati possibili utilizzando pavimentazioni correttamente progettate e realizzate con bitume contenente gomma da riciclo da Pneumatici Fuori Uso.

L’impegno di Ecopneus si è concretizzato con la collaborazione in diversi interventi, come quello avviato insieme al Politecnico e alla Provincia di Torino in occasione dei lavori per la circonvallazione tra Venaria e Borgaro, che ha riguardato un tratto di  strada di 1.200 metri lineari, per una superficie di circa 16.000 metri quadrati, su cui è stato steso un bitume contenente polverino di gomma ricavato dal recupero di 21.000 kg di PFU. I risultati positivi della sperimentazione sono contenuti  in un Dossier realizzato da Ecopneus e dal Politecnico di Torino.

Nel 2011 è stato avviato un progetto nella Provincia autonoma di Bolzano per testare l’effettivo abbassamento delle emissioni sonore grazie agli asfalti modificati con il polverino di gomma da PFU.

Dopo 12 mesi i risultati del monitoraggio hanno evidenziato una riduzione del rumore causato dal rotolamento degli pneumatici fino a 7 decibel. Ciòrende questi asfalti una valida alternativa all’utilizzo delle barriere acustiche su strade ad alta percorrenza: non costituiscono ostacolo all’attraversamento della carreggiata, non riducono la luce delle abitazioni limitrofe, consentono lo spazio per l’accumulo della neve nei mesi invernali e le vie di fuga in caso di incidente. E tutto questo avendo sempre una pavimentazione di ottimo livello.

Le prestazioni acustiche degli asfalti additivati con gomma da PFU, con particolare riferimento all’ambito urbano (dove è maggiore la presenza di ricettori sensibili) sono state oggetto di uno specifico progetto portato avanti insieme a Vie En.Ro.Se. Ingegneria e confluito in un dossier dal titolo “Prestazioni acustiche degli asfalti a bassa rumorosità in ambito urbano”.

Gli asfalti "gommati" sono al centro dell’attenzione anche della provincia trentina, grazie ad un ciclo di incontri di formazione avviato nel 2012/ 2013 attraverso la collaborazione tra Consorzio dei Comuni Trentini, Ecopneus, Provincia Autonoma di Trento e Consorzio Estrattivo Trentino.

La prima a beneficiare dei vantaggi degli asfalti modificati è stata la Valle di Primiero, con 1,5 km di asfalto contenente 2.000 chilogrammi di polverino di gomma di pneumatici arrivati a fine vita.

Queste sono alcune delle collaborazioni avviate, che riguardano anche l’Università di Bologna, il Comune di Roma, di Firenze, di Caserta, di Ferrara solo per citarne alcune. Ma l’impegno di Ecopneus resta costante: se, infatti, il riciclo dei PFU negli asfalti fosse a pieno regime si potrebbero realizzare oltre 8.300 chilometri di asfalto modificato, ambientalmente virtuoso, affidabile e sicuro.


Video

FORREC

FOTOALBUM