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Al via la gara per la gestione rifiuti dei comuni di Ravenna e Cesena

È formalmente iniziata venerdì 22 dicembre, a seguito della procedura di ufficializzazione con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, la gara europea per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il territorio della provincia di Ravenna e del distretto di Cesena.

Al via la gara per la gestione rifiuti dei comuni di Ravenna e Cesena

In Emilia Romagna questa gara rappresenta una novità poiché è una delle prime esperienze di concessione di un servizio pubblico essenziale attraverso un’apertura al mercato.
L'assetto attuale del servizio infatti deriva da anni di gestione in salvaguardia. L'importante valore economico dell’affidamento ha poi previsto che, in applicazione della normativa vigente, si prevedesse per esso una gara di carattere europeo, aperta cioè a soggetti industriali di varia provenienza nazionale ed europea.

Il bacino territoriale oggetto della gara comprende tutti i 18 comuni corrispondenti all’ambito territoriale della provincia di Ravenna e i 17 comuni corrispondenti al distretto cesenate: Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Premilcuore, Roncofreddo, S. Mauro Pascoli, S. Sofia, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone e Verghereto, per un valore economico complessivo a base d’asta di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro per l’intero periodo di affidamento.

L'importanza di questa procedura, complessa sia per il notevole importo economico della concessione che per la rilevanza pubblica dei servizi oggetto dell’affidamento, ha richiesto una lunga gestazione nella elaborazione della documentazione, durante la quale non sono mancate numerose novità normative che hanno richiesto continue modifiche e aggiornamenti.
Le natura stessa dell'affidamento ha spinto i sindaci del territorio, insieme alla struttura tecnica dell’Agenzia, a trovare soluzioni che, all'interno del bando, andassero a migliorare il livello qualitativo del servizio inserendo, per il vincitore dell'affidamento, obiettivi sfidanti per il futuro come evidenziati dalla normativa regionale in materiale di rifiuti.

Le caratteristiche del bando

Il nuovo servizio rifiuti che risulterà dal bando è progettato e dimensionato dall’Agenzia per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti al 2020.
Saranno richiesti ai partecipanti standard tecnici molto alti, con un'attenzione particolare alle offerte migliorative in termini di maggiori servizi erogati (ad esempio spazzamento, pulizia stradale, maggiori aperture dei Centri Comunali di Raccolta).
Il bando prevede di mantenere da una parte l'economicità dell'offerta, che in un bando europeo deve garantire l'appetibilità per competitors differenti e dunque una reale apertura al mercato, e dall’altra di migliorare i risultati sul territorio.

La concessione del servizio non prevedrà lo smaltimento dei rifiuti, essendo questo un sistema già regolato dalla Regione Emilia Romagna e da ATERSIR, e il recupero della differenziata che viene svolto in condizioni di libero mercato.

Inoltre i sindaci del territorio hanno firmato un protocollo insieme alle maggiori sigle sindacali, CGIL, CISL e UIL, al fine di garantire, in questo passaggio delicato, la tutela dei lavoratori già impiegati sul servizio, che verranno impiegati in futuro nella nuova configurazione societaria, salvaguardando i livelli occupazionali del gestore uscente.

Tempi e scadenze

Avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, i partecipanti avranno sei mesi, vista la complessità del progetto da presentare, per la preparazione della documentazione e la consegna dell'offerta in forma ufficiale. A quel punto entrerà in gioco l'attività della commissione tecnica, chiamata a valutare le proposte pervenute.
Si può stimare, a scanso di possibili novità giurisprudenziali e problematiche, che una gara di queste dimensioni può certamente prevedere, una durata complessiva di adempimento della procedura di almeno un anno.


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