Valle del Sacco, parte la bonifica
La Valle del Sacco, in provincia di Frosinone, è il terzo sito più inquinato d'Italia.
Firmato accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale della Valle del Sacco. Procede l’impegno per la lotta all’inquinamento e per la riconversione green del Lazio. A novembre scorso la firma di un importante protocollo sulla qualità dell’aria sottoscritto a novembre con il Ministero.
Parte la grande scommessa della bonifica della Valle del Sacco. Tante le azioni previste, tra queste: la riconversione dell’impianto di termovalorizzazione di Colleferro, per la realizzazione di un presidio industriale altamente tecnologico e senza impatto ambientale; i 53 milioni di euro per la bonifica della Valle del Sacco, che verranno spesi entro 4 anni con progetti di riqualificazione che interessano 10 siti della provincia di Frosinone e due del comprensorio industriale di Colleferro.
Risorse per il monitoraggio e la repressione dei reati ambientali in provincia di Frosinone. Un ulteriore sforzo della Regione per evitare il fenomeno dello sversamento nelle cave dismesse. Il prossimo passo sarà quello di replicare questa azione di contrasto anche per il bacino del fiume Sacco. Bonifica, controlli, repressione dei reati, ma non solo: la Regione punta anche all’innovazione e alla sostenibilità dell’ambiente e all’economia circolare.
“È un protocollo che può segnare un passaggio di fase. La Valle Sacco è il terzo sito più inquinato d'Italia, ma oggi siamo al punto storico dell'accordo di programma, che ci auguriamo ci aiuterà a superare tutte le impasse amministrative che hanno fermato gli interventi e che rende parte attiva i Comuni – così il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: con la sottoscrizione dell'accordo sono a disposizione più di 53 milioni in 4 anni per la bonifica. La filosofia della bonifica è quelladella rigenerazione, di uno sviluppo diverso. Qui non mettiamo solo toppe, dobbiamo avere una progettualità che chiami nel territorio realtà industriali che hanno fatto della sostenibilità una delle loro peculiarità. Abbiamo alle spalle anni difficili, sono state recuperate risorse”
“La cosa bella di oggi è che non solo l'accordo è innovativo, è condiviso ed è qualcosa di concreto di estremamente solido. Il cittadino si è stancato di alchimie politiche, il cittadino vuole le risposte, non è una retorica la mia: io non ho una storia politica, per me le cose si devono fare, se no mi girano, come si dice. Le cose qua si fanno e io sono convinto che alla fine di questi 4 anni, ma già a 6 mesi, visto che l'accordo è scritto in questi termini, noi, penso, vedremo i primi risultati. Ecco la rigenerazione, consentitemi una battuta: ecco i cantieri che voglio aprire” – parole del ministro dell'ambiente, Sergio Costa.