Inizio anno considerevole per il mercato italiano delle macchine movimento terra
Nel 1° trimestre 2019 +17,3% rispetto al 1° trimestre 2018.
L'Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del CRESME, promosso da Cantiermacchine - Ascomac, registra, nel 1° trimestre 2019, un nuovo forte segnale positivo: il mercato interno di macchine movimento terra e lavori stradali, con 3.190 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, cresce rispetto alle vendite realizzate nel 1° trimestre 2018 del +17,3%. Sono ormai sei anni che il mercato registra costantemente valori positivi nel 1° trimestre dell’anno; ciò ha portato, rispetto al picco minimo registrato nel 1° trimestre 2013, ad una crescita del +183,8%. Nell’intero anno 2018, tra macchine vendute a privati o destinate alle flotte di noleggio, sono state pari a 14.770 macchine, se l’incremento del primo trimestre 2019 si dovesse prolungare su l’intero anno si arriverebbe a oltre 17.300 macchine.
Si ricorda che nel 2008 le vendite in Italia erano state 24.158, nel 2018, dieci anni dopo 14.770, il 61,1%; e si dovesse confermare la crescita 2019 le 17.300 macchine potenziali sarebbero pari al -28,4%. Certo rispetto al drammatico 2013, in cui le vendite sono state pari a 6.089 unità, ci troviamo nel 2018 con una crescita del 142,6% e nelle proiezioni del 2019, sulla base dei dati del primo trimestre, a un potenziale +184%. In sintesi la ripresa della vendita di macchine iniziata nel primo trimestre 2014, prosegue anche nel 2019 e il settore mostra sei anni di crescita, ma i livelli di vendite degli anni pre-crisi restano, anche nelle previsioni più ottimistiche, ancora distanti. È però da chiedersi se quei livelli toccati nel pieno della fase espansiva del sesto ciclo edilizio della storia del Paese dal secondo dopoguerra, potranno ripetersi, e val la pena notare che la crescita del primo trimestre 2019, considerando lo scenario economico in cui ci si trova il Paese, appare significativa.
La dinamica tendenziale trimestrale delle macchine movimento terra
Passando ai dati per tipologia di macchine, nel 1° trimestre 2019, il settore che più degli altri ha beneficiato della crescita del mercato interno è quello dei rulli che confermano la dinamica di crescita, interrotta dal 3° trimestre 2018, realizzando in questo 1° trimestre del 2019 un incremento di macchine vendute/destinate alle flotte noleggio del +35,7% rispetto al 1° trimestre 2018. Analizzando i dati per tipologia di macchina, la situazione è molto disomogenea, con i rulli tandem che registrano un incremento del +59,6% e i rulli monotamburo una flessione del -5,0%.
Al 2° posto, in ordine d’incremento percentuale tendenziale, si trovano i mini, il settore più rappresentativo dell’intero comparto, che con 2.221 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio supera le vendite del 1° trimestre 2018 di quasi 400 macchine, pari al +20,8%. La tipologia di macchine più venduta all’interno del settore, i miniescavatori, rappresentativi dell’86,3%, aumenta del +22,0% rispetto al 1° trimestre 2018, ma l’incremento tendenziale più alto lo registrano i track loaders, che, con 136 macchine, superano il dato del 1° trimestre 2018 del +33,3%. Da ultimi i gli skidloaders che, con 168 macchine vendute/destinate alle flotte noleggio, superano il dato del corrispondente periodo del 2018 del +1,2%.
Tra i settori che hanno registrato un incremento del mercato in questo 1° trimestre 2019, quello delle macchine movimento terra tradizionali. Con 810 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, rappresentative del 25,4% dell’intero comparto, l’incremento del mercato è pari al +11,6% rispetto al 1° trimestre 2018. Passando all’analisi della tipologia di macchine, gli escavatori cingolati con 526 macchine, rappresentativi del 64,9% del settore, registrano un incremento del +19,3%. Per quanto riguarda gli escavatori gommati e i dozer, in quest’ultimo trimestre, la crescita è notevole e rispettivamente del +54,8% e del +140% rispetto al 1° trimestre 2018. L’unica tipologia di macchine in flessione è quella delle pale gommate che, con 207 macchine vendute/destinate alle flotte noleggio, registra un calo del -13%.
Trimestre importante anche per i sollevatori telescopici che, con 12 macchine, crescono del +100%. Ad eccezione degli S.Front. Oltre 13, stabili, tutte le vendite delle diverse tipologie di macchine sono in aumento: gli S.Front.<= 6.3 registrano il +100%, così come gli S.Front.10.1-13, mentre gli S.Front.6.31-10, con il +200%, triplicano le vendite rispetto al 1° trimestre 2018.
Discorso diverso per le terne, l’unico settore in forte calo nel 1° trimestre 2019: -62,2%, dato che conferma l’andamento negativo di fine 2018. Per entrambe le tipologie di macchine del settore i dati di quest’ultimo trimestre di rilevazione sono negativi, ma se per le terne rigide il calo è pari al -48,1%, le terne AWSperdono addirittura il -83,3%.
Infine i dumper articolati che confermano nel 2019 le vendite del 1° trimestre 2018; da notare come per quest’ultimo comparto il dato registrato è sempre altalenante, segnando spesso trimestri positivi alternati a negativi.
La domanda interna di macchine per le costruzioni continua a crescere: il 2018, con 1.068 milioni di euro di macchine importate, cresce del +5,7% sul 2017
La crescita delle importazioni nel 2018 è segnata da un dato negativo nel dicembre 2018. Infatti la domanda interna di macchine per le costruzioni nell’ultimo mese del 2018 ha registrato una brusca frenata: il valore delle macchine importate dall’estero cala del -33,6% rispetto al valore registrato a dicembre 2017.
Questa flessione mensile, l’unica del 2018, non incide però sull’anno che resta positivo: come accennato, il valore delle importazioni con oltre 1.068 milioni di euro registra un incremento del +5,7% rispetto all’anno precedente.
L’unico comparto che conferma a dicembre l’andamento positivo è quello delle macchine per il calcestruzzo che, con oltre 7 milioni di euro di macchine, registra un incremento delle importazioni del +66,3%.Tutti gli altri segmenti del mercato risultano in flessione rispetto a dicembre 2017. Il calo percentuale più vistoso lo registrano le macchine per perforazione che perdono oltre 39 milioni di euro, pari al -78,8%. Anche per le gru a torre, con un mercato piuttosto in altalena, con valori positivi alternati a negativi, nel mese di dicembre il valore delle importazioni registra un calo oltre il -74%, pari a 5 milioni di euro di macchine. E significativi sono anche i dati delle macchine stradali e per la lavorazione degli inerti che, con rispettivamente 8,1 e 3,4 milioni di euro di macchine importate, -35,1% e -32,8% rispetto a dicembre 2017, confermano la tendenza negativa del mese precedente.
Più contenuta la flessione delle macchine per il movimento terra, -3,2%, che si confermano il settore più rappresentativo dell’intero comparto con oltre 675 milioni di euro, pari al 63% del mercato.
Come accennato i dati dell’intero 2018, mostrano una crescita del +5,7% rispetto al 2017. Le macchine movimento terra vedono crescere le importazioni del +4,5% rispetto al 2017, ma, nonostante il forte calo di dicembre, sono le gru a torre a detenere il primato del più alto incremento percentuale. Il valore delle importazioni nel 2018 cresce del +31,5% rispetto all’anno precedente. E grazie alla crescita costante che perdura da 9 mesi, anche per le macchine per il calcestruzzo, il valore delle importazioni totalizzato in quest’ultimo anno di rilevazione supera il valore del 2017 del +30,4%. Altro incremento, più contenuto rispetto agli ultimi due, risulta quello registrato dalle macchine stradali che, nonostante gli ultimi due bimestri negativi, riescono a chiudere l’anno con un +11,4%.
Negativo rimane il saldo per gli altri settori: per le macchine per perforazioni è pari al -5% e per le macchine per la lavorazione degli inerti è del -6,3%.
Costante crescita del valore delle esportazioni: a dicembre il mercato aumenta del +3,7% rispetto a dicembre 2017
Nel mese di dicembre il valore delle macchine vendute all’estero conferma il trend positivo con un +3,7% rispetto a dicembre 2017. L’intero anno 2018 registra una valore dell’export pari ad oltre 2.960 milioni di macchine vendute, l’anno si chiude con un incremento del valore dell’export del +6,1% rispetto al 2017, grazie ad una crescita costante negli ultimi 4 mesi.
A dicembre 2018, sono tre i settori che non hanno registrato dinamiche positive: le macchine per la lavorazione degli inerti, le gru a torre e le macchine movimento terra. Tre flessioni che seguono andamenti molto diversi. Il decremento percentuale su base annua più alto viene registrato dalle macchine per la lavorazione degli inerti, -4,6%, dato che segue il già negativo dato di novembre, -4,8%. Le gru a torre e le macchine movimento terra, che quasi per tutto l’anno 2018 hanno visto incrementare il valore delle vendite all’estero, in quest’ultimo mese, tornano a registrare una flessione: le prime con 18,6 milioni di euro di macchine esportate registrano il -3,8%, mentre le seconde, con quasi 73 milioni di euro di vendite, sono in calo del -2,2%.
Passando ai settore in crescita, il settore che registra l’incremento su base annua più alto nel mese di dicembre è quello delle macchine stradali che, con 27,7 milioni di euro di macchine esportate, registra il +17,7%. Occorre notare come la richiesta dall’estero per questa tipologia di macchine durante tutto il 2018 sia stata piuttosto altalenante, con incrementi notevoli a cui sono seguiti significativi cali. A seguire l’incremento delle esportazioni per le macchine per il calcestruzzo: i 48,3 milioni di euro di macchine vendute all’estero nel mese di dicembre mantengono costante l’incremento nell’ultimo trimestre dell’anno, ottobre +18,7%, novembre +14,9% e dicembre +10,4%. Infine tornano a crescere dopo il calo di novembre anche le macchine le perforazioni stradali: i 63,2 milioni di euro di macchine vendute all’estero nel mese di dicembre superano il valore di dicembre 2017 del +6%.
La totalizzazione del valore delle macchine esportate nel 2018 è pari a 2.960 milioni di euro, in aumento di quasi 170 milioni di euro rispetto al 2017, pari al +6,1%.
Sono solamente due i settori con un valore delle esportazioni più basso di quello registrato nel 2017: le macchine per la lavorazione degli inerti e le macchine stradali. Per le prime il calo percentuale più significativo con il -4,5%, mentre le stradali, nonostante l’ottimo dato registrato a dicembre, con 347,1 milioni di euro, perdono il -1,1% rispetto al 2017.
Positive le variazioni su base annua per tutti gli altri settori; l’incremento percentuale più alto si registra nel dato delle macchine movimento terra che, nonostante il calo del -2,2% del mese di dicembre, chiudono il 2018 con il +12,4%. Il valore delle gru a torre esportate, anche in questo caso nonostante il decremento di dicembre, supera quello registrato nel 2017 del +9,7%. Più contenute le crescite delle esportazioni per le macchine per il calcestruzzo e per perforazioni, che rispettivamente registrano il +5,5% e il +3,3%.