Il potenziamento della linea di compostaggio dell’impianto Aciam è frutto della tecnologia all’avanguardia di Pal
Pal sta terminando l’ampiamento dell’impianto di compostaggio Aciam che dovrebbe essere concluso entro la primavera 2021. La potenza complessiva autorizzata è di oltre 83.000 tonnellate all’anno per il trattamento di Forsu e RSU.
Il progetto di Pal consiste nell’ampliamento dell’impianto Aciam SpA sito in Aielli (AQ) per il potenziamento della linea di compostaggio, che passa da 25.000 t/a a 58.500 t/a, a fronte della riduzione della capacità destinata al trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati, che passa da 58.500 t/a a 25.000 t/a, pertanto la potenzialità complessiva autorizzativa rimane invariata pari a 83.500 t/a.
I DATI DELL’IMPIANTO
- Potenzialità complessiva autorizzativa: 83.500 t/a
- Frazione organica dei rifiuti (FORSU): 58.500 t/a
- Rifiuti indifferenziati (RSU): 25.000 t/a
Biocelle
Dopo la fase della tritomiscelazione la miscela di materiale viene collocato nelle biocelle (fase attiva), realizzate in ambiente caratterizzato da confinamento dinamico mediante aspirazione delle arie esauste, avente alla base una platea areata con ventilazione forzata, che assicura il giusto apporto di ossigeno alle masse, all’interno delle quali si innesca un processo microbiologico di tipo aerobico che le conduce all’igienizzazione, trasformazione e stabilizzazione biologica. Nella fase attiva, con biomasse non eccessivamente umide e cumuli di dimensioni adeguate, la temperatura può anche superare agevolmente i 60-65°C, garantendo in tal modo le condizioni per la igienizzazione del materiale trattato (almeno 3 giorni a 55°C per la legislazione italiana).
L’insufflazione dell’aria dal pavimento ha le seguenti finalità principali:
- apportare l’ossigeno richiesto dai processi biochimici di degradazione aerobica della biomassa;
- regolare la temperatura della biomassa in modo tale da ottimizzare le condizioni del processo;
- sottrarre anidride carbonica.
Come effetto secondario si evidenzia che il transito dell’aria nel materiale sottrae acqua e quindi genera un effetto di essiccamento.
Il sistema di insufflazione a pavimento è costituito da tubazioni in PVC del diametro di 200mm, ammarate nel getto del pavimento a passo costante e disposte longitudinalmente. Queste tubazioni sono dotate di ugelli conici di espulsione (spigot o tromboncini).
Lo svolgimento della fase ossidativa avviene in continuo h24 e non richiede la presenza continua di operatori. Il processo è presidiato da un software che monitora l’attività di trasformazione biologica attraverso il controllo dei parametri di processo, con particolare attenzione alla temperatura che, continuamente monitorata e registrata, deve mantenersi per almeno tre giorni oltre i 55 °C, al fine di igienizzare il materiale.
Nelle biocelle il materiale è irrorato da un condotta con i percolati per aumentarne l’umidità della miscela e consentire anche un riutilizzo dei percolati stessi così da limitarne gli smaltimenti.
I parametri di processo e del flusso d’aria insufflato nei biotunnel sono registrati da apposito software di processo. Il governo elettronico del processo controlla temperatura, portata d’aria, umidità e tenore ossigeno.
Aia di maturazione
Il sistema è di tipo dinamico con cumuli trattati mediante sistema di insufflazione forzata. L’azione di aerazione controllata nei diversi stadi del processo di maturazione consente di evitare fenomeni anossici, garantendo l’ossigenazione dei cumuli e l’asportazione del calore in eccesso.
Nella fase di maturazione vengono favoriti i processi di formazione dell’humus in condizioni aerobiche ma non fortemente ossidative. Nella fase di maturazione si osserva infatti una minore richiesta di ossigeno, processi biologici più lenti, ed una temperatura inferiore a quella della fase attiva. Ogni cumulo ha un ventilatore per l’insufflazione forzata dedicato e l’aria viene insufflata sotto il cumulo attraverso tubazioni PVC diametro 200 e spigot o tromboncini per una distribuzione uniforme e continua. Il software gestisce il monitoraggio della temperatura e umidità di ogni cumulo.
Una caratteristica di questo impianto di compostaggio è la copertura dei capannoni che è piana sia per la parte interna dei locali sia per quella esterna. Questa peculiarità ha permesso di realizzare le tubazioni di aspirazione dell’aria esterna consentendo una facile ispezionabilità ed accessibilità. Inoltre si ha una miglior coibentazione grazie all’impiego di pannelli isolanti in copertura di facile installazione.
Scrubber e biofiltro
L’impianto è dotato di un sistema di aspirazione che convoglia le arie esauste ad apposito impianto di abbattimento costituito da scrubber di lavaggio verticale a letto dinamico con sistema di dosaggio reagenti e dal biofiltro costituito da una miscela di essenza legnosa.
Linea di raffinazione
L’impianto prevede la realizzazione di una linea di raffinazione composta da una tramoggia di carico che serve per caricare e dosare il materiale, una serie di nastri trasportatori, un vaglio a tamburo ed un vaglio a dischi.
Tettoie compost e verde realizzate in legno lamellare e lamiera grecata di copertura.
Sono state realizzate due tettoie: una destinata allo stoccaggio dell’ammendante compostato misto e l’altra destinata allo stoccaggio delle matrici lignocellulosiche.
Ogni tettoia è costituita da un massetto di CLS dotato di opportune pendenze funzionali al convogliamento e gestione di eventuali acque, la struttura in elevazione è realizzata in c.a. gettato in opera, le travature del legno sono in legno lamellare GL24h e la copertura è realizzata in lamiera grecata verde.
Conclusioni
Si prevede l’ultimazione dei lavori per Marzo 2021. Il cantiere è un esempio di efficienza; infatti non si è mai fermato nemmeno in piena emergenza Covid. Sono stati adottati protocolli molto restrittivi che hanno permesso e stanno permettendo di poter lavorare in sicurezza.