Le soluzioni CAMEC per il trattamento dello scarto da pulper
CAMEC propone a tutti gli enti specializzati nel riciclaggio della carta un impianto dedicato specificamente al trattamento del pulper, studiato per permettere di separare la sua frazione ferrosa da quella non ferrosa. Grazie a questa soluzione che prevede l’uso di una tecnologia di separazione brevettata, si riesce a valorizzare le frazioni ottenute a tal punto da rendere l’investimento per l’impianto recuperabile in tempi estremamente ridotti.
Da 30 anni Camec costruisce e progetta impianti di riciclaggio per il trattamento di rifiuti industriali e urbani: soluzioni customizzate e create ad hoc per il cliente in ogni suo aspetto. Ogni linea produttiva viene studiata e dimensionata a seconda delle richieste e delle necessità dettate dal singolo cliente.
La linea per il trattamento del pulper nel riciclo della carta
La triturazione del materiale avviene per mezzo di un trituratore monorotore della Linea GS Camec, dotato di spintore idraulico radiale che comprime lo scarto all’interno della particolare camera di macinazione. Mediante il rotore – provvisto di appositi utensili rotanti – e una griglia di calibrazione, lo scarto viene così ridotto a pezzatura controllata di 30 mm, misura idonea alla successiva separazione della frazione ferrosa dagli altri materiali, principalmente plastica.
Il materiale triturato viene poi trasferito su un nastro di estrazione che alimenta un nastro di elevazione provvisto di un separatore magnetico. Questo separatore, posto sopra il nastro di elevazione, attira il materiale ferroso verso l’alto e lo sposta lateralmente, facendolo infine cadere sul nastro di scarico del ferro, su cui vengono inviati anche tutti gli eventuali residui di metalli ferrosi.
Perché è importante una linea efficace per il trattamento del pulper da cartiera? Perché quanto più materiale sarà possibile recuperare, quanto minore scarto sarà avviato a discarica o a termovalorizzazione, riducendo notevolmente i costi di smaltimento.
Lo scarto di pulper è composto da una miscela di tutti quei materiali che non sono riciclabili nel processo produttivo della carta per la produzione di carta riciclata ma che si possono trovare nella carta da riciclare (carta da macero). Si tratta di plastiche, pezzi di metallo, vetro, sabbia, e anche alcune tipologie di carte che non sono spappolabili. Lo scarto complessivo tal quale rappresenta comunque meno di un decimo del rifiuto evitato grazie al riciclo, secondo i dati di Assocarta.