A Milano aumenta la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici
Nel 2013 raccolti oltre 3 kg per abitante.
Con oltre 3 chilogrammi di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) raccolti per ogni abitante nel 2013, Milano vince il confronto con gli altri grandi capoluoghi italiani. Un dato molto positivo e confermato dall’incremento della raccolta di questa particolare categoria di rifiuti che nella nostra città, tra gennaio e maggio del 2014, è aumentata dell’1,31% (rispetto allo stesso periodo del 2013), segnando una controtendenza rispetto alla media italiana che invece è diminuita dello 0,33%.
I nuovi dati sono stati presentati dall’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, insieme a Emilia Rio, Presidente di Amsa, e a Fabrizio D’Amico, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dichiara l’assessore Pierfrancesco Maran –, lo smaltimento dei rifiuti elettrici è decisivo per la crescita economica del Paese e anche qui i milanesi eccellono. L’obiettivo dovrà essere raggiungere la quota di 4 kg per ogni cittadino, come chiesto dall’Unione Europea. Stiamo facendo molto, con Amsa, per raggiungere livelli sempre più alti sulla raccolta differenziata che a maggio ha sfiorato complessivamente il 50%. E sono convinto che, anche per lo smaltimento dei RAEE, Milano saprà essere esempio di sensibilità ambientale e buone pratiche”. Per sensibilizzare i cittadini allo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici ed evitare lo stoccaggio improprio, Amsa e il Centro di Coordinamento RAEE hanno lanciato una campagna di informazione per spiegare cosa sono i RAEE, come, dove e quando vanno smaltiti nel modo corretto. In particolare, i volantini consentiranno ai cittadini di conoscere i luoghi e gli orari in cui sarà presente la postazione CAM (Centro Ambientale Mobile), in modo da pianificare la consegna di alcune tipologie di rifiuti RAEE presso la postazione più vicina al proprio quartiere.
“Il CAM – dichiara la Presidente di Amsa Emilia Rio – ha il merito di rendere più semplice il conferimento da parte dei cittadini dei rifiuti elettrici ed elettronici, grazie alla possibilità di individuare la postazione più comoda per le proprie esigenze. La campagna di comunicazione lanciata in partnership con il Centro di Coordinamento RAEE mira ad informare i cittadini sull’importanza di avviare a recupero questa specifica tipologia di rifiuti e a migliorare i risultati ottenuti. Nei primi cinque mesi del 2014 abbiamo raccolto presso il CAM e le 5 riciclerie presenti a Milano 1.329 tonnellate di RAEE, con un aumento del 6,15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
“Siamo molto soddisfatti – afferma Fabrizio D’Amico, Presidente del CdC RAEE – di sperimentare, insieme ad Amsa e al Comune di Milano questa straordinaria opportunità per i cittadini milanesi che già vivono nella seconda città d’Italia per densità di Centri di Raccolta. Da oggi il sistema di raccolta dei RAEE è ancora più vicino a loro e, grazie al CAM, arriverà quasi sulle porte delle loro case. Ci auguriamo che questo sia lo stimolo per portare la raccolta ai livelli ambiziosi che ci impone l’Europa per il prossimo futuro. Da parte sua il CdC RAEE garantirà, come sempre, che tutti i rifiuti raccolti siano trattati e riciclati con i più alti standard ambientali grazie a un sistema di consorzi e imprese che lavorano con qualità ed efficienza a Milano e nel resto d’Italia.”
Nel 2014, da gennaio a maggio, in Italia sono stati raccolti 88.728.669 kg di RAEE, con una lieve diminuzione (-0,33%) rispetto allo stesso periodo del 2013.
A Milano, invece, nei 9 Centri di Raccolta del Comune sono stati gestiti 1.560.808 kg di RAEE, con un incremento dell’1,31% rispetto allo stesso periodo del 2013.
L’iniziativa sui CAM per i rifiuti R3, R4 e R5 va ad integrare la possibilità per i cittadini di portare tutte le tipologia di RAEE presso i 9 Centri di Raccolta gestiti da AMSA. La scelta di facilitare il conferimento di questi rifiuti, più piccoli rispetto agli altri elettrodomestici, è stata fatta con l’obiettivo di evitare che finiscano accanto o dentro i cassonetti dell’indifferenziata, creando danni all’ambiente, alla salute e al decoro urbano.