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Progetto LIFE Re Mida: buoni i risultati di metà percorso

Progetto LIFE Re Mida: buoni i risultati di metà percorso

Il progetto LIFE Re Mida è un sistema innovativo per la biofiltrazione dei gas di discarica residuali.

Gestione post-mortem delle discariche esaurite e trattamento dei gas di discarica: di questo si occupa il progetto Life Re Mida, che prevede la realizzazione, gestione e monitoraggio di sistemi di biofiltrazione dei gas di discarica residuali con materiali biologicamente attiviLa biofiltrazione, come sistema "naturale" di ossidazione del metano, porterebbe ad un contenimento dei costi di postgestione mantenedo un'adeguata tutela ambientale.

Grazie al Progetto sono stati realizzati due impianti pilota presso due discariche, ed in particolare:

  • un biofiltro, collegato al sistema di estrazione del gas di discarica attualmente presente, che verrà implementato presso la discarica di Podere il Pero (Castiglion Fibocchi, Arezzo);
  • un sistema di biofiltrazione passivo (biowindows) per il trattamento dei gas residuali presso l’impianto di discarica di Le Fornaci di Monticiano (Siena).

Pochi giorni fa si è svolto presso la Regione Toscana, il Mid-Term Workshop RE Mida organizzato per illustrare lo stato di avanzamento del progetto e al contempo iniziare un percorso di confronto e condivisione di competenze.

Profonda sinergia tra aziende di servizi e università. Una sinergia che ha caratterizzato anche i precedenti progetti LIFE (che tra l'altro quest'anno celebrano il 25esimo anniversario) susseguitisi dal 2005 ad oggi, come ha rilevato il responsabile scientifico del progetto Prof. Ennio Carnevale, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze.

La Regione Toscana da parte sua, con Renata Caselli, responsabile del Settore Servizi pubblici locali, energia e inquinamenti, ha ribadito l'esigenza dell'ente pianificatore di occasioni per sperimentare soluzioni tecnologiche emergenti a basso costo per gestire il fine vita delle discariche.

L'efficienza del funzionamento degli impianti pilota a Castiglion Fibocchi e a Monticiano sono risultate elevate fino dalle prime prove di start up, come ha rilevato Donata Bacchi, Ph.D del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze. Isabella Pecorini, Ph.D del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze, entrando nel merito della redazione delle linee guida della Regione per la gestione del biogas in discarica, ha stimolato gli stakeholder presenti fra cui ARPAT, ARRR, ARPAE e i gestori delle discariche toscane per la costruzione condivisa con gli enti dell'indice delle future linee guida.

L'ingegnere Luca Zipoli, direttore tecnico di CSAI, ha sottolineato come nella gestione dei loro impianti una tecnologie come quelle proposte da LIFE RE Mida dia una concreta risposta al vuoto normativo che presenta la normativa europea e nazionale.

Il direttore tecnico di Sienambiente, Fabio Menghetti ha illustrato infine gli effetti dell'installazione di 7 biowindows (biofiltri) nella discarica dismessa delle Fornaci nel Comune di Monticiano (SI). Tali biofiltri, realizzati con il compost Terra di Siena prodotto con i rifiuti organici provenienti dalle raccolte differenziate negli impianti di compostaggio delle Cortine (Asciano) e di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore) di Sienambiente, hanno la funzione di catturare e inertizzare i principali gas responsabili dell'effetto serra e fornire informazioni e dati utili ai fini della sperimentazione.


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