Economia circolare, una rivoluzione anche per il ciclo idrico
Ecomondo al fianco di Utilitalia al Festival dell'Acqua a Bari. Dal 7 al 10 novembre a Rimini si intensificherà la collaborazione con la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia.
L'economia circolare applicata all'acqua. Proprio come già successo per i rifiuti, anche per l'acqua è giunto il momento di pensare al recupero e al riuso. Una rivoluzione per il settore idrico, che Ecomondo – alla Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre, sotto le insegne di Italian Exhibition Group sottolinea intensificando la collaborazione con Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua ambiente ed energia. Va in questa direzione il sostegno alla 4a edizione del Festival dell'Acqua, organizzato da Utilitalia, che dopo le tappe all’Aquila e a Milano, arriva a Bari da domenica 8 a mercoledì 11 ottobre prossimi.
Un appuntamento pensato per parlare della risorsa idrica a 360 gradi e che si svolge esattamente un mese prima di Ecomondo. Tra convegni, eventi, laboratori, un'occasione preziosa per capire perché l'acqua è poca o troppa, che cosa sia il Diritto dell’acqua e l’economia circolare dell’acqua, per conoscere la dissalazione, le nuove tecnologie, le Case dell'Acqua.
All'interno di Ecomondo, invece, Utilitalia porterà il proprio contributo al tema dell'economia circolare nella nuova Piazza delle Utilities. Le imprese dei servizi, quelle più vicine ai cittadini, si scambiano cosi know how ed esperienze per cercare di raggiungere gli stessi risultati in una logica di sviluppo sostenibile, guardando alla qualità, all’efficienza e all'efficacia.
Uno dei temi chiave che spiega il binomio ‘rifiuti e acqua’ è la depurazione. Ogni anno in Europa vengono trattate nei depuratori più di 40 miliardi di metri cubi di acque reflue ma ne vengono riusati soltanto 964 milioni di metri cubi. In Italia si trattano e si riusano ogni anno 233 milioni di metri cubi di acque reflue.
"L'Unione Europea lo indica con chiarezza. Bisogna applicare all'acqua gli stessi principi dell'economia circolare che si applicano in altri settori - spiega il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti - la normativa europea infatti sta andando nella direzione di incentivare il riuso delle acque depurate e la valorizzazione dei fanghi. E, per le nostre aziende, che gestiscono l'acqua, l'energia e i rifiuti, pensare in modo integrato è normale". Secondo Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia, "la produzione di fanghi in quantità crescenti o comunque rilevanti è sintomo dell'efficacia del processo depurativo che, a sua volta, è una fase fondamentale per restituire all'ambiente le acque dopo il loro uso. I fanghi contengono sostanze utili per contrastare l’aridità dei suoli e ridurre l'apporto di fertilizzanti chimici. Occorre però un quadro normativo che, ovviamente prevedendo adeguati sistemi di controllo, favorisca il riuso dei fanghi in agricoltura. Il problema va affrontato con un approccio tecnico e scientifico".
"L'acqua e i rifiuti, quindi gli acquedotti e la depurazione, le sorgenti e gli scarichi, vengono pensati in modo da essere utili gli uni agli altri – rileva ancora Valotti - il viaggio dell'acqua continua anche dopo i nostri rubinetti e non è un caso se le maggiori novità, scientifiche tecniche e tecnologiche degli ultimi anni, riguardano i processi di depurazione".