COVID-19 e acqua di piscina
Al momento attuale non vi sono evidenze che dimostrino che la malattia si possa trasmettere attraverso le acque trattate presenti nelle piscine.
di Agata Delnevo, Università degli Studi di Parma
In data 11 marzo 2020 l'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato lo stato di pandemia causato dalla malattia COVID-19.
Con la dicitura "Coronavirus" si intende una famiglia di virus che può causare diverse malattie, andando dal raffreddore comune fino a quadri patologici più gravi.
Il virus alla base della patologia COVID19 è SARS-CoV-2, un virus a RNA a polarità positiva a singolo filamento ed appartenente al genere Betacoronavirus.
Le modalità di trasmissione riconosciute, ancora in fase di studio, sono:
- Per via aerea
- per contatto, sia personale ravvicinato con una persona infetta, sia con una superficie sulla quale si possa trovare il virus
- In meno casi si parla di trasmissione oro-fecale
Il periodo di incubazione è generalmente compreso tra i 3 e i 7 giorni, fino ad arrivare a 14 giorni, con un valore mediano di incubazione di circa 5 giorni. I sintomi riscontrati sono numerosi e possono variare come gravità: febbre, tosse, mal di gola, debolezza, dolori generalizzati, congiuntivite bilaterale, diarrea, nausea e vomito, ecc.
Per ridurre il rischio di contagio è necessario mettere in atto misure di prevenzione rivolte a tutta la popolazione in generale, quali:
- Lavaggio delle mani, da effettuare frequentemente, per almeno 40 secondi con acqua e sapone, avendo cura di lavare e sciacquare accuratamente palmo, dorso, dita, spazi interdigitali e polsi. Se non fosse possibile il lavaggio delle mani viene considerata una valida alternativa l'uso di gel alcolici, da usare sfregando le mani per circa 30/40 secondi
- Mantenimento di una distanza di almeno 1,5/2 metri tra persona e persona
- Evitare di toccarsi con le mani occhi, bocca e naso
- Se dovesse capitare di tossire o di starnutire, meglio usare un fazzoletto di carta da buttare subito dopo, in alternativa cercare di coprire naso e bocca nella piega del gomito; in seguito eseguire il lavaggio delle mani in ogni caso
- Indossare la mascherina chirurgica, avendo cura di coprire completamente naso e bocca ed evitando di spostarla in continuazione
COVID-19 e piscina
Al momento attuale non vi sono evidenze che dimostrino che la malattia si possa trasmettere attraverso le acque trattate presenti nelle piscine.
L'attenzione va posta sugli ambienti frequentati prima dell'immersione in acqua e sulle norme di prevenzione generali che gli utenti dovranno rispettare. L'ingresso allo stabilimento non sarà possibile per chiunque manifesti sintomi riconducibili a COVID-19, quali: febbre, tosse, mal di gola, debolezza e dolori diffusi, congiuntivite, sintomi gastrointestinali ecc.
Sarà opportuno limitare il numero di accessi contemporanei alle piscine per evitare un numero alto di persone presenti negli spogliatoi e a bordo vasca; verranno posizionati all'interno delle strutture vari dispenser di gel alcolico per favorire l'igienizzazione delle mani e materiale informativo per promuovere il corretto comportamento da mantenere. La distanza tra le persone deve essere incentivata distanziando l'utente dagli operatori della struttura negli ambienti di accoglienza.
Gli utenti dovranno rispettare le norme igieniche ed aumentare la sicurezza personale prima e dopo l'ingresso in acqua, facendo la doccia appena prima di entrare in vasca e subito dopo aver finito il proprio allenamento. Il numero di persone presenti in acqua verrà limitato per evitare affollamento.
Sarà consigliabile ridurre il tempo di permanenza all'interno della struttura e verranno intensificate le igienizzazioni delle varie parti, quali aree di attesa ed accoglienza degli utenti, spogliatoi, area del bordo vasca. Sarà possibile riprendere a frequentare gli ambienti delle piscine in sicurezza rispettando le regole di igiene personale ed evitando il sovraffollamento delle strutture.