Pacchetto economia circolare, pubblicati i decreti su rifiuti pile e accumulatori, Raee e veicoli fuori uso
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi relativi alle norme UE sui rifiuti e sull'economia circolare.
Entreranno in vigore a fine settembre i decreti legislativi che sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri ad agosto e riguardano in particolare:
Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116: Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
DECRETO LEGISLATIVO 3 settembre 2020, n. 118 Attuazione degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2018/849, che modificano le direttive 2006/66/CE relative a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. (20G00136)
DECRETO LEGISLATIVO 3 settembre 2020, n. 119 Attuazione dell'articolo 1 della direttiva (UE) 2018/849, che modifica la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso. (20G00137)
Remedia, Consorzio nazionale leader nella gestione dei rifiuti tecnologici, vede con favore la pubblicazione dei Decreti e il Direttore Generale di Consorzio Remedia, Danilo Bonato commenta: “Il pacchetto di economia circolare rappresenta un importante passo avanti, che accelera la transizione verso una società basata sulla gestione del fine vita dei prodotti sostenibile e virtuosa. Oggi, il trattamento dei rifiuti tecnologici si basa su un modello molto efficiente, che permette di ottenere performance eccellenti, come dimostrano i risultati 2019 di Remedia con circa 150 mila tonnellate di rifiuti gestiti, un beneficio in termini ambientali di 627mila tonnellate di CO2 evitata e in termini economici un risparmio di oltre 43 milioni di euro di importazioni di materie prime. Eppure, il sistema potrebbe produrre risultati ancora migliori, se solo si riuscisse ad intervenire sul rafforzamento degli standard di trattamento e sul potenziamento dei sistemi di controllo e vigilanza sul commercio illecito dei rifiuti tecnologici. Il testo di legge, che il governo ha recentemente messo a disposizione delle commissioni parlamentari, non agisce purtroppo sulla “zona grigia” che sfugge alla gestione dei sistemi collettivi e che spesso vede la gestione irregolare e non trasparente del rifiuto, la mancata messa in sicurezza o il trattamento abusivo. Aspetti non trascurabili che portano notevoli danni economici e ambientali. Riteniamo si sia persa un’occasione, ma siamo comunque fiduciosi sul lavoro del Governo e del Parlamento per colmare in futuro queste lacune.”
Il Consorzio ha chiuso il 2019 con un +18% di rifiuti tecnologici gestiti rispetto all’anno precedente e dall’analisi dei dati del Bilancio di Sostenibilità 2019 emerge un risparmio di oltre 191 milioni di kWh di energia e circa 627mila tonnellate di CO2, oltre a un risparmio economico sulle importazioni pari a 43,3 milioni di euro.
Didascalia Foto: Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia