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Nascerà la Banca europea dell'idrogeno

L'obiettivo principale della Banca dell'idrogeno è sbloccare gli investimenti privati nelle catene del valore dell'idrogeno nell'UE e nei paesi terzi affrontando le sfide e le esigenze iniziali in materia di investimenti. 

Nascerà la Banca europea dell'idrogeno

La Banca europea dell'idrogeno, la cui creazione è stata annunciata dalla Presidente della Commissione von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione europea, agevolerà e sosterrà la produzione e la diffusione dell'idrogeno rinnovabile all'interno dell'UE nonché le importazioni dai partner internazionali destinate ai consumatori europei, contribuendo così ai traguardi del piano industriale del Green Deal e della normativa sull'industria a zero emissioni nette nonché all'obiettivo dell'UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Nell'ambito del piano REPowerEU, l'UE mira a raggiungere un totale di 20 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030, così suddivise: 10 milioni di tonnellate all'interno dell'UE e altri 10 milioni di tonnellate di importazioni.

L'obiettivo principale della Banca è sbloccare gli investimenti privati nelle catene del valore dell'idrogeno nell'UE e nei paesi terzi affrontando le sfide e le esigenze iniziali in materia di investimenti. La Banca intende coprire e in seguito ridurre il divario di costi tra l'idrogeno rinnovabile e i combustibili fossili per i progetti apripista. In tal modo garantirà un sostegno all'emergente mercato europeo dell'idrogeno, spalancando nuove opportunità di crescita e creando posti di lavoro di qualità.

La Banca svolgerà un ruolo di coordinamento volto ad aumentare la trasparenza sui flussi, le transazioni e i prezzi dell'idrogeno, raccogliere informazioni sulla domanda e sull'offerta, fornire informazioni trasparenti sui prezzi e sviluppare parametri di riferimento per i prezzi. Inoltre agevolerà la combinazione con gli strumenti finanziari esistenti per sostenere i progetti nel settore dell'idrogeno, sosterrà la pianificazione delle infrastrutture e darà visibilità alle esigenze infrastrutturali per l'idrogeno.

Da un punto di vista internazionale, sosterrà il coordinamento della cooperazione e del commercio con i paesi terzi (ad esempio riguardo ai protocolli d'intesa sulle energie rinnovabili, ai capitoli sulle energie rinnovabili negli accordi commerciali, ecc.) e svilupperà iniziative Team Europa.

In che modo la Banca promuoverà l'adozione e la produzione dell'idrogeno?

La Banca europea dell'idrogeno si basa su quattro pilastri, che dovrebbero essere operativi entro la fine dell'anno.

1. Creazione di un mercato interno dell'UE

2. Importazioni internazionali nell'UE

3. Trasparenza e coordinamento

4. Razionalizzazione degli strumenti di finanziamento esistenti.

La Commissione Europea sta attualmente progettando le prime aste pilota sulla produzione di idrogeno rinnovabile, che saranno il primo strumento finanziario della Banca per l'idrogeno. Le aste saranno avviate nell'ambito del Fondo per l'innovazione nell'autunno del 2023, con un bilancio specifico di 800 milioni di €. L'asta assegnerà una sovvenzione ai produttori di idrogeno sotto forma di premio fisso per kg di idrogeno prodotto per una durata massima di 10 anni di attività. Colmando l'attuale divario di costi nell'UE tra l'idrogeno rinnovabile e l'idrogeno fossile e aumentando la stabilità delle entrate, l'asta aumenterà la finanziabilità dei progetti e ridurrà i costi di capitale complessivi.

La Commissione propone inoltre di creare attraverso la Banca per l'idrogeno una piattaforma d'asta dell'UE che offra agli Stati membri un approccio "di servizio" ("as-a-service"), e sfrutti sia il Fondo per l'innovazione sia le risorse degli Stati membri per finanziare potenziali progetti nel settore dell'idrogeno rinnovabile, fatte salve le norme dell'UE in materia di aiuti di Stato.

La Commissione gestirebbe in modo centralizzato la piattaforma d'asta, nella quale gli aggiudicatari potrebbero competere per accedere al Fondo per l'innovazione. Gli Stati membri partecipanti eviterebbero la duplicazione delle aste e farebbero il miglior uso possibile delle risorse finanziarie e amministrative. Tale sistema scongiurerà una frammentazione nelle prime fasi del mercato europeo dell'idrogeno e consentirà di risparmiare i costi amministrativi per i futuri regimi nazionali di sostegno all'idrogeno.

Per quanto riguarda la dimensione internazionale della Banca, la Commissione sta valutando ulteriormente in che modo essa possa essere progettata in modo tale da promuovere il sostegno dell'UE alle importazioni di idrogeno rinnovabile. Propone di offrire un premio verde alle importazioni di idrogeno rinnovabile attraverso un sistema d'asta analogo a quello utilizzato per il mercato interno. Entro la fine dell'anno la Commissione esplorerà possibili fonti di finanziamento nell'ambito del bilancio dell'UE o di un'iniziativa Team Europa. Inoltre le procedure della piattaforma dell'UE per l'energia e della piattaforma di acquisto comune saranno vagliate per studiare la possibilità di includere un meccanismo per l'aggregazione della domanda e vendite all'asta comuni di idrogeno rinnovabile.


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