Crescita per le macchine stradali, in calo le macchine movimento terra
Nei primi sei mesi del 2024 sono state immesse sul mercato italiano 9.688 macchine per costruzioni, con una diminuzione del 16% rispetto a quanto rilevato nel primo semestre del 2023.
Nei primi sei mesi del 2024 sono state immesse sul mercato italiano 9.688 macchine per costruzioni, con una diminuzione del 16% rispetto a quanto rilevato nel primo semestre del 2023. Più in dettaglio, sono state 9.256 le macchine movimento terra vendute (-17%) e 432 le macchine stradali (+23%). I dati sono stati elaborati da Unacea sulla base dei risultati di vendita dei produttori e degli importatori di macchine movimento terra e per i lavori stradali.
“Il mercato di macchine per costruzioni in Italia cala nei primi sei mesi del 2024, nonostante si registri una crescita tra primo e secondo trimestre – ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea. Bisogna considerare che le vendite negli anni passati erano molto alte e il calo attuale era previsto ed è considerato fisiologico.”
A Maggio l’Unione italiana macchine per costruzione, nel corso dell’assemblea annuale, aveva presentato l’ultimo Rapporto Unacea-Cer che prevede per la fine dell’anno una contrazione complessiva delle vendite di macchine per costruzioni in Italia tra il 5 e l’8%.
Bilancio positivo per l’export di settore nel 2023: tra gennaio e dicembre le esportazioni hanno superato i €3,5 miliardi, registrando una crescita del 14% rispetto al 2022. Questi i risultati dell’ultimo Report commercio estero Unacea-Cer, elaborato sulla base dei dati Istat. Crescono anche le importazioni (+9%) per un valore di oltre €2 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale si mantiene in positivo per oltre €1,2 miliardi, con una crescita del 23% rispetto allo scorso anno.
“Dopo il boom di mercato del 2022, le vendite di macchine per costruzioni nel 2023 hanno subito un calo del 7%; dinamica accelerata nel primo trimestre 2024 con una flessione del 22%, forse a causa di un effetto wait and see generato dalle aspettative per le future politiche industriali – ha dichiarato Michele Vitulano, presidente di Unacea.”
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