PFAS, nuove linee guida per le analisi dalla Commissione Europea
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Comunicazione della Commissione intitolata 'Linee guida tecniche sui metodi d’analisi per il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nelle acque destinate al consumo umano'.
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Comunicazione della Commissione intitolata “Linee guida tecniche sui metodi d’analisi per il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nelle acque destinate al consumo umano”.
Nel documento si evidenzia che “in tutta l’UE si registra un aumento dei casi di alta concentrazione di PFAS nelle acque dolci, comprese quelle potabili”. Per questo motivo, la Commissione ha emanato queste nuove linee guida per accelerare il monitoraggio dei PFAS con criteri uniformi a livello europeo, in conformità con la direttiva (UE) 2020/2184, recepita in Italia con il D.Lgs. 23 febbraio 2023, n.18.
La normativa ha introdotto due parametri per i PFAS: il parametro “PFAS – totale”, con un limite di 0,50 µg/l, e il parametro “somma di PFAS”, che include un gruppo specifico di molecole di particolare preoccupazione, con un limite di 0,10 µg/l.
I limiti di quantificazione (cioè la concentrazione minima rilevabile di un analita in un campione d'acqua) non devono superare 0,15 µg/l per il parametro “PFAS – totale” e 0,03 µg/l per la “somma di PFAS”. Per le singole sostanze, il limite dovrebbe essere inferiore a 1,5 ng/l, con soglie ancora più basse per le molecole di maggiore rischio tossicologico, come PFOA e PFOS.
La nuova Comunicazione della Commissione richiama le definizioni dei due parametri riportati nel D.Lgs. 23 febbraio 2023, n.18, e le relative regole tecniche, fornendo indicazioni sui metodi analitici raccomandati per la loro quantificazione. Queste indicazioni sono valide anche per la determinazione dei PFAS nelle matrici ambientali.
In particolare, per il parametro “somma di PFAS”, vengono suggeriti i metodi delle parti A e B della norma EN 17892:2024 (recepita e pubblicata dall’UNI il 18/07/2024), la prima norma convalidata attraverso uno studio interlaboratorio europeo che soddisfa i requisiti stringenti dei bassi limiti di quantificazione e dell’incertezza di misura.
La norma EN 17892:2024 è applicabile anche per l’individuazione di inquinanti in acque ambientali. La Comunicazione specifica inoltre che è possibile utilizzare altri metodi standard equivalenti, purché rispettino i medesimi requisiti.
Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 12 gennaio 2026 per conformarsi alle disposizioni della normativa sul monitoraggio dei PFAS, inclusa la definizione della frequenza di campionamento, che può essere stabilita anche sulla base delle valutazioni di rischio del bacino idrografico e del sistema di fornitura dell’acqua.
LEGGI IL DOCUMENTO EUROPEO SUI PFAS