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Un passo avanti nel riciclo delle bottiglie in PET

Un passo avanti nel riciclo delle bottiglie in PET

Grazie al de-labeler, le etichette termoretraibili vengono distaccate dalle bottiglie che possono così essere così avviate al riciclaggio.

È nato il de-labeler AMUT, la macchina che permette di superare il problema del distacco delle etichette dalle bottiglie di PET, in particolare delle cosiddette “sleeves” termoretraibili, che ricoprono l’intera bottiglia rendendola inutilizzabile per il riciclo: si tratta del DLB, articolato su tre modelli a seconda delle esigenze del cliente, con processo a ciclo continuo e garanzia di recupero pressoché totale delle bottiglie.

Funzionamento

Le etichette vengono rimosse a secco, grazie alla notevole frizione esercitata sulla loro superficie dagli organi in movimento della macchina.

Il flusso di bottiglie è trattato con un processo in continuo. Un appropriato tempo di permanenza in macchina garantisce alta efficienza di distacco, integrità della bottiglia e dei colli.

Le bottiglie vengono alimentate con un nastro trasportatore e, dopo il trattamento, scaricate in continuo con una coclea estrattrice.

Le etichette stracciate sono raccolte in una tramoggia sottostante, estratte con un nastro e convogliate ad una pressa compattatrice o a un container.

La perfetta separazione dalle bottiglie delle eventuali rimanenti etichette libere può avvenire a valle della macchina mediante un sistema ad aria o vaglio balistico.

Tipologie ed applicazioni

Esistono tre tipologie di de-labeler:  due per alte portate (DLB 60 e DLB 30) idonee a trattare tutto il flusso di bottiglie all’inizio della linea di lavaggio; un’altra per essere installata a valle dei detectors (DLB 10) e trattare solo le bottiglie da questi scartate o per portate ridotte all’inizio linea.

 

di Laura Veneri


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