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In Svizzera si promuovono le tecnologie ambientali

Dal 2007 al 2011 la Confederazione ha stanziato 16 milioni di franchi per la promozione delle tecnologie ambientali.

Tale somma ha consentito di sostenere la realizzazione di impianti pilota e di dimostrazione e ha contribuito ad aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse da parte delle aziende. Questi i punti salienti del Rapporto sugli effetti della promozione delle tecnologie ambientali, adottato dal Consiglio federale il 16 ottobre 2013.

Secondo la legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb), la Confederazione può promuovere lo sviluppo di impianti e di procedure che consentono di ridurre l'impatto ambientale. Ogni cinque anni, il Consiglio federale è tenuto a presentare un rapporto sugli effetti delle misure di promozione delle tecnologie ambientali. Il rapporto adottato dal Governo il 16 ottobre è dedicato alle attività svolte nel periodo dal 2007 al 2011.

Le sovvenzioni stanziate, per un importo complessivo pari a 16 073 421 franchi, hanno consentito di realizzare diversi progetti della categoria «Progetti pilota e di dimostrazione»,  nei settori Protezione delle acque, Protezione dell'aria, Rifiuti, Riciclaggio, Lotta contro i rumori, Clima, Suolo e Siti contaminati. Sempre nel periodo dal 2007 al 2011 è venuto ad aggiungersi un altro settore prioritario, quello della Biodiversità. Dette sovvenzioni hanno peraltro permesso di aumentare l'efficienza nell'uso delle risorse da parte delle aziende.

La promozione delle tecnologie ambientali contribuisce in tal modo a migliorare la qualità del nostro ambiente e genera benefici economici, in particolare grazie alla riduzione dei costi infrastrutturali, operativi e sanitari. Il rapporto illustra questi vantaggi ecologici ed economici con nove esempi concreti.

Una tonnellata di zinco al giorno estratta dalle ceneri degli impianti di incenerimento

Fra i progetti sostenuti dalla Confederazione figura il recupero dello zinco dalle ceneri degli elettrofiltri degli impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU). La procedura di estrazione delle ceneri e del recupero selettivo dei metalli è stato sviluppato, nel quadro di tre progetti consecutivi, fino all'ottenimento di un prodotto commerciabile. Lo zinco è disponibile in grande quantità nelle ceneri. Il suo recupero è quindi particolarmente redditizio. Dal 2012 questa tecnologia consente di recuperare in Svizzera quasi una tonnellata di zinco al giorno e di prevenire l'inquinamento ambientale che verrebbe causato dall'estrazione tradizionale di una quantità equivalente di questo minerale. Tra i vantaggi va annoverata anche la riduzione delle quantità di inquinanti contenuti nei rifiuti residuali provenienti dalle ceneri degli elettrofiltri. Questi rifiuti possono essere depositati in discarica a costi inferiori come inerti.


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