Orlando avvia la strategia contro lo spreco alimentare
Vincenzo Balzani, Maite Carpio, Giobbe Covatta, Andrea Segrè, Susanna Tamaro e Robert Van Otterdijk (Fao) nel gruppo di lavoro per ridurre i rifiuti alimentari. In un anno si possono ricuperare 2 milioni di tonnellate di cibo dall’agroindustria e 300mila tonnellate da commercio e distribuzione.
Il ministro: “Sprecare il cibo è un oltraggio all’uomo e all’ambiente”.
Decolla con l’istituzione del gruppo di lavoro la strategia del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando contro lo spreco alimentare e contro i cibi che finiscono nell’immondizia.
Il “board” voluto dal ministro dell’Ambiente per attuare il programma di riduzione degli sprechi è coordinato da Andrea Segrè, docente all’Università di Bologna, fondatore e presidente di Last Minute Market e promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco”, ed è composto dallo scienziato Vincenzo Balzani, dalla regista Maite Carpio, attiva nella solidarietà e fondatrice dell’onlus Agenda Sant’Egidio, dall’attore Giobbe Covatta, da sempre impegnato in iniziative di solidarietà, dalla scrittrice Susanna Tamaro, in prima linea nella battaglia contro lo spreco, e da Robert van Otterdijk, team leader della campagna internazionale Save Food della Fao (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione). Il gruppo di lavoro coordinerà le attività che porteranno al Piano nazionale per la prevenzione degli sprechi di cibo.
I numeri dello spreco alimentare nel nostro Paese sono inaccettabili. Secondo il Rapporto 2013 sullo spreco domestico dell’Osservatorio Waste Watcher ogni famiglia italiana butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana: il risparmio complessivo possibile ammonterebbe dunque a circa 8,7 miliardi di euro. Secondo i monitoraggi di Last Minute Market, inoltre, in un anno si potrebbero recuperare in Italia 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione.
“Queste cifre – sostiene il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando - dimostrano come buttare il cibo sia un oltraggio all’uomo e all’ambiente che dobbiamo cominciare a combattere con serietà e concretezza. Prevenire lo spreco non è soltanto un’occasione da cogliere per redistribuire risorse a chi ne ha più bisogno ma rappresenta anche un modo per combattere lo sperpero inutile di risorse naturali, fra cui terra, acqua ed energia, utilizzate nei diversi anelli della filiera: dal campo fino alla tavola. A testimonianza del valore che viene riconosciuto a questa nostra iniziativa, segnalo con piacere l’immediata adesione della Fao nella figura del team leader di Save food, una delle campagne internazionali più importanti. La strategia per contrastare lo spreco alimentare è parte integrante del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti che abbiamo presentato in ottobre e si inserisce anche nel filone delle iniziative che il ministero dell’Ambiente legherà all’Expo2015 di Milano”.
Il gruppo di lavoro sarà il motore di attivazione di una Consulta composta da enti, associazioni, organizzazioni e imprese che elaboreranno proposte e buone pratiche per ridurre gli sprechi di cibo e la produzione di rifiuti. Della consulta faranno parte tutti gli attori della filiera agroalimentare, le catene della grande distribuzione organizzata, associazioni dei consumatori, istituzioni, organizzazioni internazionali, università ed enti di ricerca pubblici e privati, associazioni ambientaliste, rappresentanti del terzo settore ed enti di assistenza.
"Con il board istituito dal Ministro ci faremo garanti di questa strategia” spiega il coordinatore del Gruppo di lavoro Andrea Segrè: “La Consulta darà vita agli stati generali di prevenzione dello spreco che saranno convocati entro il mese di gennaio. In questa mobilitazione sarà anche istituita una Giornata nazionale contro lo spreco alimentare in sintonia con il Protocollo mondiale contro lo spreco del World Resource Institute e con la richiesta dell’Europarlamento di istituire l’Anno europeo contro lo spreco alimentare. Possibilmente già nel 2015, in coincidenza con l’Expo".